Ha combattuto per 16 ore per salvare la sua barca.

ivano bono x95

Santa Cesarea Terme, Lecce – La notte tra sabato 9 e domenica 10 Ivano Bono, un velista di Santa Cesarea Terme, l’ha passata in porto con le onde che cercavano di spazzarlo via e lui ha cercare di tenere il suo X95 lontano dalla banchina dove il mare continuava a schiacciarla.

Testardo, duro, imperterrito, Ivano non voleva perdere la sua barca. Con le mani distrutte dal tirare le cime d’ormeggio ha continuato a rintuzzare il mare allontanando a mano la sua barca che nonostante tutti gli sforzi cozzava conto la banchina di cemento, sino a quando qualcuno non ha chiamato i carabinieri, perché stare lì sulla banchina con le onde che la spazzavano di continuo era pericoloso. I militari da prima hanno cercato di dargli una mano, poi vista l’inutilità degli sforzi, lo hanno convinto a desistere e ad allontanarsi dalla zona di pericolo.

Ivano, dopo poche ore era di nuovo lì, non ce la faceva a guardare la sua barca sfracellarsi contro il molo, ma è stato tutto inutile, alla fine il mare ha vinto e l’X95 è andato a fondo.

Ivano ha cercato di strappare al mare quello che ha potuto, ma poi non gli è rimasto che piangere.

E’ la seconda barca che Ivano perde in porto a causa del mare dopo aver combattuto per salvarla, una prima volta è accaduto nel 2017 e anche in quel caso i carabinieri dovettero allontanarlo dalla situazione di pericolo.

Eppure i porti le barche dovrebbero difenderle, non affondarle.