Disastro a Tolone

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Tolone (Francia) – Il 22 ottobre, un forte vento di sud est ha imperversato nella Baia di Lazaret proprio davanti a Tolone, nella Francia mediterranea, recando forti danni.

Quindici barche hanno rotto gli ormeggi e sono finite contro la passeggiata a mare distruggendosi. Quindici barche sono nulla in confronto alle 190 barche che sono state distrutte a Rapallo l’anno scorso proprio di questo periodo, ma è interessante analizzare il fenomeno localmente e più in generale.

Ci si chiede come sia possibile che a ogni colpo di vento nella Baia di Lazaret ci siano così tante barche che vanno a finire a distruggersi a terra. La risposta è da trovarsi nel modo di gestire le barche da parte dei diportisti locali.

La maggior parte di questi affida la loro barca a dei corpi morti improbabili, alcuni addirittura a vecchi radiatori in ghisa. In queste condizioni come il vento comincia a soffiare forte, trascina le barche a terra dove si distruggono contro gli scogli.

La cosa però non finisce qui: la maggior parte di questi armatori non ha l’assicurazione per questi eventi e quando le loro barche finiscono a terra, non si preoccupano di andarle a recuperare. Alla fine deve essere l’autorità portuale a provvedere, a spese della comunità, a recuperare i relitti e mandarli alla distruzione.

Quello che mi chiedo in questo caso ma anche da noi in Italia è perché l’autorità portuale non istalla dei corpi morti seri dove attraccare queste barche. L’operazione sarebbe sicuramente più economica che recuperare e mandare allo smaltimento decine di barche ogni volta che si alza la burrasca.